I crediti deteriorati (i non performing loans o NPLs)
hanno gravato pesantemente sui bilanci delle
banche italiane anche in considerazione dei vincoli
patrimoniali che le stesse sono chiamate a rispettare.
Ciò ha impedito loro di accompagnare i prenditori
di fondi - le imprese in particolare - in questo delicato
momento di possibile uscita dalla crisi, sollevando
il dubbio che proprio il quadro normativo imposto
a livello europeo possa indurre effetti anticiclici.
L’avvio di un vero e proprio mercato dei NPLs potrebbe
essere fondamentale per la soluzione del problema se
si riuscisse a superare uno dei principali ostacoli al suo
sviluppo: le differenti attese manifestate da compratori
e venditori.
Quali strumenti possono essere messi in campo
per risolvere il problema?
Quali supporti possono dare gli interventi normativi
e fi scali?
Quale ruolo può essere giocato dai diversi operatori
della filiera?
La ricerca già avviata dal Laboratorio Private Equity
& Finanza per la Crescita di SDA Bocconi School
of Management prosegue con questo lavoro che cerca
di rispondere ai vari interrogativi, arrivando
a quantificare il possibile grado di riduzione del divario
tra le attese della domanda e dell’offerta.