In questi anni di particolare interesse mediatico per la cultura, sono state poche le policy
che hanno mostrato un impatto concreto sul comparto delle industrie culturali e
creative. Malgrado gli slogan, infatti, non sono ancora state avviate delle vere e proprie
“politiche industriali” per questo settore. Questo testo intende comunicare al lettore un
quadro chiaro e comprensibile delle politiche fiscali applicate alla cultura nel nostro
Paese e fornire delle proposte concrete per migliorare il livello di efficienza dei nostri
sistemi culturali.
L’obiettivo di questo libro è quello di trasmettere le informazioni in modo estremamente
chiaro, senza per questo inficiare la ricchezza dei contenuti.
Il lettore potrà quindi avere un’idea concreta delle recenti introduzioni aventi come oggetto
il comparto culturale: dal crowdfunding al settore artistico, dall'Artbonus alle innovazioni
di prodotto o di processo, dal settore cinematografico a quello editoriale e
quello turistico.
Una panoramica completa, perché se la cultura deve essere un settore economico importante
del nostro Paese, non possono essere tralasciati aspetti essenziali come quello
fiscale, che è in grado, da solo, di favorire l’emergere di interi settori dell’economia.
Nel mondo, i grandi giganti industriali e dell’informazione assumono decisioni importanti
(come quella della residenza) sulla base degli aspetti fiscali.
L’Italia della cultura ha in modo irresponsabile tralasciato questo aspetto.
È tempo di porre rimedio.